27 Luglio 2018

Come riconoscere il nostro problema cranio-mandibolare

Quadri clinici delle dislocazioni “minori del disco”.

Nel precedente articolo, vi ho fornito qualche cenno anatomico-funzionale dell’articolazione temporo-mandibolare e vi ho introdotto alle caratteristiche della più comune dislocazione specifica del disco ovvero, la dislocazione anteriore con riduzione.

Essa è la causa più comune del dolore cranio-mandibolare tuttavia, non è l’unica.

Eccovi allora, qualche indicazione che vi potrebbe aiutare a riconoscere un dolore cranio-mandibolare sulla base della descrizione e del comportamento dei sintomi, in modo che si possa poi valutare se o con quale urgenza, bisogna rivolgersi ad un professionista del settore.

Cause potenziali di dolore cranio-mandibolare

Faremo una comparazione tra tre diverse situazioni:

  1. Dislocazione ventrale del disco senza riduzione
  2. Disco posizionato in modo anomalo nella porzione dorsale dell’articolazione
  3. Dislocazione mediale del disco

Dislocazioni Specifiche del Disco

D. ventrale senza Riduzione

  • Va considerata come un peggioramento della dislocazione con riduzione
  • C’è quasi sempre una limitazione dell’apertura della bocca
  • L’apertura della bocca non è sempre associata ad uno scivolamento laterale
  • Quasi sempre assenti i “click”
  • Spesso vi sono movimenti di compenso con la colonna cervicale, specie in Estensione

D. dorsale del disco

  • Si verifica nell’8-10% dei casi
  • Vi è una chiusura non completa della bocca con un dolore piuttosto elevato
  • Gonfiore e dolore nello spazio anteriore all’orecchio, appena dietro all’articolazione temporo-mandibolare
  • Molto più frequente nelle femmine che presentano collo lungo e forma allungata del viso e della mandibola.                   

D. mediale del disco

  • Si verifica molto raramente
  • Vi è uno scivolamento laterale associato all’apertura che può essere con o senza click
  • Il movimento laterale della mandibola, è spesso dolente e limitato in una direzione
  • C’è una diminuzione della forza “statica” del morso.

Ora, la cosa importante che voglio cercare di comunicarvi con quanto scritto è che, se riuscite a collegare i vostri potenzali sintomi con uno dei tre quadri clinici esposti, da subito potreste essere in grado di mettere in atto le giuste strategie per una gestione corretta del problema.

Riassumendo:

A chi rivolgersi?

  • D. ventrale del disco senza riduzione  →  RIVOLGETEVI AD UN TERAPISTA SPECIALIZZATO IN DISTURBI CRANIO-MANDIBOLARI. La terapia manuale da buoni risultati e probabilmente sarà necessario stilare un protocollo di esercizi di stabilizzazione
  • D. dorsale del disco  →  RIVOLGERSI AL PRONTO SOCCORSO. Potrebbe essere necessario l’uso di uno splint di emergenza e l’esecuzione di una infiltrazione da parte del medico (spesso si utilizzano cortisone e lidocaina)
Come riconoscere il nostro problema cranio-mandibolare - Andrea Benvenuti
Apposizione di uno splint di emergenza
  • D. mediale del disco  → RIVOLGETEVI AD UN TERAPISTA SPECIALIZZATO IN DISTURBI CRANIO-MANDIBOLARI. Dopo la terapia manuale, sarà necessario lavorare sulla coordinazione muscolare attraverso esercizi da effettuarsi davanti ad uno specchio

A questo punto, abbiamo qualche informazione in più che ci può indirizzare su che cosa è opportuno fare in caso di dolore improvviso nella regione cranio-mandibolare.

Ma come diceva una vecchia pubblicità, PREVENIRE E’ MEGLIO CHE CURARE.

Strategie di auto trattamento

E quindi, che cosa possiamo fare per evitare di arrivare ad una simile situazione, indipendentemente da quale sia il quadro clinico specifico?

Abbiamo già detto nel precedente articolo che evitare di masticare troppo a lungo un chewing gum è già una buona strategia.

Oltre a questo è opportuno:

  • ridurre lo stress in generale
  • fare attenzione quando si devono masticare cibi particolarmente duri (pane secco, torrone duro)
  • attenzione ai cibi difficilmente masticabili (torrone molle)
  • utilizzare tecniche di auto-massaggio dei due principale muscoli masticatori ovvero il muscolo massetere e il muscolo temporale
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(muscolo massetere)

Auto-trattamento del muscolo massetere

Il muscolo massetere, decorre obliquamente sulla guancia ed è facilmente palpabile.

Se stringete forte i denti, mettendo un dito sulla guancia vicino all’angolo della mandibola, sentirete indurirsi un muscolo che emerge e viene a spingere contro il dito stesso.

“ECCO A VOI SUA MAESTA’ IL MASSETERE, IL MUSCOLO PIU’ FORTE DI TUTTO IL CORPO” 

Mantenendo il dito in quella posizione, rilassate il morso e a quel punto potete effettuare un massaggio trasversale alle fibre (andando in avanti verso il naso e indietro verso l’orecchio), dell’ampiezza di circa 1 cm oppure, potete applicare una pressione mantenuta

Protraete il massaggio o la pressione fino a completa scomparsa del dolore e ripetete la manovra sull’altro lato della faccia.

Oltre a questo, è possibile fare una manovra di stretching del massetere ma questa, presuppone una presa interna alla bocca per cui, è opportuno che eventualmente vi sia illustrata dal vostro terapista di fiducia.

Auto trattamento del muscolo Temporale

Il muscolo temporale è un grande muscolo piatto a forma di ventaglio, localizzato nella regione della tempia.

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Analogamente al massetere, è facilmente palpabile quando si stringono i denti.

Per produrre un rilassamento del muscolo, è possibile esercitare una pressione sui punti dolenti, mantenendo la pressione durante l’esecuzione del movimento di apertura e chiusura della bocca.

Come sempre non mi spingo troppo in là nei consigli via web.

E’ utile ricordare che ogni persona rappresenta una situazione unica e singolare per cui, in caso di problemi specifici, è necessario che vi sia una valutazione assolutamente individuale.

Tuttavia, mi auguro che i tre articoli sul tema delle problematiche cranio-mandibolari, vi possano essere d’aiuto nell’eventuale comprensione di un dolore che vi riguarda o anche semplicemente nell’identificazione di cosa è utile non fare, per far si che non vi siano situazione predisponenti ad un problema.

Vi rimando al prossimo articolo con un ultimo piccolo consiglio.

Quando ci si arrabbia spesso si stringono i denti. Il mio consiglio non è di non farlo. Il mio consiglio è di non arrabbiarsi.

Alla prossima.

Andrea


Tags

disfunzioni craniomandibolari, dislocazioni del disco, massetere, strategie di trattamento


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